Mani in pasta
Fin da bambina all'età di cinque anni, guardavo con meraviglia mia nonna che preparava il "Pana Carasau",il famoso "Carta da Musica "fatto con semola di grano duro. Io stavo molto attenta alla preparazione, quello che mi piaceva di più era il movimento delle mani che s'immergevano nella semola e mescolava per fare penetrare l'acqua,.l'impasto era morbido e profumava di grano,. Questa preparazione andava avanti per diverse ore, poi lo metteva a lievitare per tutta la notte, il giorno dopo l'impasto era soffice, pronto per essere lavorato e spianato con il matarello per farne una forma tonda. Preparava tanti cerchi di pane, io li chiamavo cosi, poi di corsa si mettevano dentro nel forno due, tre cerchi per volta , dal forno usciva un profumo di pane cotto che si propagava per tutta la via, il cerchio si gonfiava, mia nonna con un grosso coltello divideva le due parti per rimetterle dentro il forno per completare la cottura. una volta cotto si faceva riposare dentro i teli di sacco per riposare. Infine veniva messo dentro un grande cesto per essere usato da quel momento in poi. Perchè vi ho raccontato tutto questo. Per un motivo semplice, anch'io facevo il mio cerchio, sapevo usare le mani per fare l'impasto e il matarello per fare il cerchio, mi divertivo tantissimo, il tempo passava veloce,, mi sentivo su azione e utile in qualche modo. Crescendo anch'io contribuivo con le mani in pasta a fare il pane, i dolci e biscotti.
Consiglio comprate gli ingredienti e insegnate ai vostri figli che ci si può divertire anche stando a casa.
Scritto da Francesca Pala